E SE STATI NON FOSSERO ACQUA D'ELSA LI PENSIER VANI INTORNO ALLA TUA MENTE
(...)" , versi 67 e 68, XXXIII canto, Purgatorio, Divina Commedia, Dante Alighieri
Il fiume Elsa è lungo circa 63 chilometri. Nasce in provincia di Siena e confluisce nel fiume Arno, di cui è affluente di sinistra, in prossimità di Ponte ad Elsa, nella provincia fiorentina.L' "Alta Valdelsa" è un' area comprendente i comuni di Casole d'Elsa, Radicondoli, Colle Val d'Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi e San Gimignano, ed assume questa denominazione appunto dal fiume Elsa che ne lambisce i territori.In realtà, bisogna distinguere il fiume Elsa in due parti: la "Elsa morta" e la "Elsa viva"; il tratto appellato "Elsa morta" si snoda dalle sue sorgenti, in località Molli, sulla Montagnola senese ed è, di fatto, un torrente privo di sorgenti perenni caratterizzate da una certa costanza e consistenza di flussi d'acqua. Solamente in prossimita` dell'abitato di Gracciano, fraz. di Colle val d'Elsa, il fiume si alimenta grazie all'apporto di una sorgente perenne le cui acque, tiepide in tutte le stagioni e ricche di carbonato di calcio in sospensione, hanno caratteristiche tali da essere state sfruttate per usi termali sin dal tempo degli etruschi.Infatti, in località le Caldane, a circa 150 mt. dalla strada asfaltata, la Stada Statale 541, detta la "Maremmana Vecchia", si possono ammirare i resti di un complesso termale nelle cui acque ancora oggi gli abitanti della zona amano bagnarsi durante il periodo estivo (la foto è stata scattata in periodo invernale, quando le acque, più calde dell'atmosfera circostante, generano una lieve foschia sulla loro superficie, che in controluce, da origine a suggestivi effetti).Di certo sappiamo che furono distrutte nel 1260 dalle milizie senesi, dopo la battaglia di Montaperti, e ricostruite nel 1440 dai colligiani; la loro fama si perse progressivamente nel tempo per assurgere nuovamente intorno al 1600, dopodichè iniziò un declino terminato solo alcuni anni orsono, quando un gruppo di volenterosi le ripulì completamente da una massa enorme di detriti che le aveva quasi completamente nascoste alla vista.
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