Siena, terra di acque salubri e benefiche. Le risorse termali senesi, quasi disseminate da una mano felice, si sparpagliano in modo uniforme, andando a formare un tutt'uno colle ricchezze storiche, artistiche e naturalistiche del territorio. All'estremo lembo orientale, le acque sulfuree di Rapolano fondono gli umori delle prospicienti Crete cogli echi della vicina Valdichiana, tra i biancori del travertino. A sud, lo splendore della Val d'Orcia fa risaltare lo zampillo delle fonti di Bagno Vignoni, terme e monumento celeberrimi lungo l'intreccio che, nei pressi di San Quirico, mescola i tracciati dell'antica Francigena coi curvoni della Cassia.
Alla confluenza dei paradisi faunistici e naturalistici del Farma e del Merse (ove si annidano specie rare come la lontra o il tritone alpestre), proprio dove la terra di Siena digrada nella Maremma, le mura quattrocentesche delle antichissime terme di Petriolo spuntano dal budello della strada che si inerpica tra i boschi, mentre a occidente, prossime ormai alle balze di Volterra e giā in vista della Val di Cecina, tra le foreste verdi e silenziose, i monti delle colline metallifere celano Travale e le acque delle Galleraie, piccola gemma termale nella terra dei soffioni boraciferi. A pochi km. da Pievescola, le antiche terme etrusche delle Caldane |