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I Rapaci Un ulteriore elemento di diversità ambientale nel paesaggio della Montagnola Senese è rappresentato dalle zone prative e arbustate, residuo di precedenti coltivi, in cui compare la fauna legata alle aree aperte. Il cervone, un bellissimo serpente che può superare i due metri di lunghezza, frequenta questi spazi, al margine del bosco, per catturare uccelli, roditori ma anche prede più grosse, come giovani leprotti. In pratica il suo solo nemico, a parte l’uomo, spesso pieno di pregiudizi verso i serpenti, è il biancone, che lo cattura con spettacolari picchiate dopo averlo individuato dall’alto di un posatoio. Oltre a questo rapace migratore, presente in Italia con pochissime centinaia di coppie, le aree aperte della Montagnola Senese sono territorio di caccia per la poiana e per il gheppio, piuttosto comuni in tutti i territori rurali ben conservati, dove trovano i piccoli vertebrati, soprattutto roditori e insettivori, che costituiscono gran parte della loro dieta. Di notte gli stessi spazi sono frequentati dal barbagianni, dalla civetta e dall’assiolo. Quest’ultimo, in particolare, è un piccolo rapace notturno migratore che arriva in Italia in primavera, ed è molto sensibile all’inquinamento agricolo a causa della sua alimentazione, costituita essenzialmente da insetti.
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